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LA RICERCA DI SE’ STESSI

La spiritualità è un percorso di crescita personale, è la ricerca dell’ASSOLUTO all’interno di sé per conseguire un obiettivo, uno stato di consapevolezza e di saggezza, che ci consente di manifestare i risultati conseguiti nelle esperienze quotidiane.

La pratica di varie discipline spirituali tra cui la MEDITAZIONE e la PREGHIERA ci accompagnano in questa ricerca di noi stessi e del nostro equilibrio aiutandoci ad allontanare gli aspetti negativi della nostra vita.

Possiamo essere un pò medici di noi stessi perché soltanto noi ci conosciamo così bene al punto di poterci indirizzare verso la nostra STRADA interiore.

Purtroppo a volte la società in cui viviamo ci impone delle scelte e ci ruba il nostro tempo, dobbiamo imparare a riascoltarci, ad abbandonarci a noi stessi, a riscoprire nell’AMORE una potenza guaritrice.

Il maestro spirituale è dentro di noi, ASCOLTIAMOCI E VOGLIAMOCI BENE.

In questo contesto anche la FEDE assume un carattere più personale. La comunione con Dio è il risultato della propria sensibilità e del percorso personale che ciascuno di noi intraprende giorno dopo giorno.

LA PELLE COME ORGANO EMOZIONALE tratto da “SCIENZA E CONOSCENZA” Antonio del Sorbo, dermatologo

Sulla pelle possiamo esprimere le nostre emozioni. A volte le manifestazioni cutanee sono delle reazioni rilesse a stimoli ambientali di tipo chimico, fisico e relazionale.

Ogni reazione cutanea ha, alla sua base, un coinvolgimento di ormoni, citochine, enzimi anticorpi.

Ciò che si esprime sulla cute può dipendere da farmaci, agenti chimici e fisici ma anche semplicemente dalle emozioni. Ne sono esempi il rossore per imbarazzo, il pallore per uno spavento o la pelle d’oca per una forte emozione.

A volte una semplice parola può scatenare una reazione riflessa immediata: per esempio se pronuncio “scabbia” mi viene istintivo grattare. In caso di eventi più importanti tipo il cambio di abitazione, di partner, soprattutto in relazione a come ciascuno vive quel momento, si possono manifestare degli automatismi difensivi anche a carico della pelle.

La PNEI è una scienza che studia le connessioni neuroendocrine tra corpo e mente. Le cellule della nostra pelle presentano miliardi di ricettori sensibili alle nostre emozioni.

Nelle esperienze di Antonio del Sorbo, autore dell’articolo da cui ho tratto le mie considerazioni, così come nella mia esperienza quotidiana come ginecologa, ha assistito alla comparsa e/o alla scomparsa di eruzioni cutanee (orticaria, psoriasi) in relazione ad eventi in grado di mobilitare i neuromodulatori dell’asse PNEI. Per esempio una gravidanza interrotta sia spontaneamente che per volontà propria, l’arrivo di una gravidanza, la gestione dei figli, il distacco da essi.

La pelle costituisce spesso una vera e propria valvola di “SFOGO” delle nostre paure e dei nostri sentimenti. In tutto il dialogo che avviene costantemente tra le cellule cutanee che comunicano costantemente tra loro gioca un ruolo importante anche il MICROBIOTA CUTANEO che è costituito da miliardi di microbi. Questi microorganismi comunicano tra di loro ma anche in generale con tutto l’organismo che li ospita. In tal senso l’individuo che li ospita va valutato nel suo insieme prestando attenzione alla sua storia, alle sue emozioni e al suo vissuto.

La cura del paziente prevede di relazionarsi con lui in maniera EMPATICA ascoltando le sue paure, le sue sofferenze, la sua storia in generale e spesso così facendo, come ci insegna la medicina funzionale, si trovano le soluzioni alle manifestazioni multiple che l’organismo mette in atto a scopo di difesa. Anche a quelle cutanee.

ATTIVITA’ FISICA, SPORT E CICLO MESTRUALE

Negli ultimi anni un numero sempre più elevato di donne e ragazze svolgono attività fisica. Grande è il beneficio che ne deriva, l’attività fisica e sportiva rappresenta un’esperienza positiva che migliora la forma fisica e lo stato di salute, con benefici sull’organismo sotto il profilo metabolico, cardiovascolare, antinfiammatorio, immunitario, antineoplastico e antiaging in generale. Si è dimostrato che l’attività fisica di tipo AEROBICO può migliorare i sintomi della fase premestruale sia quelli fisici che quelli psicologici e che si pratica attività fisica più di tre volte a settimana si riduce la dismenorrea per l’aumento di beta endorfine e di catecolamine. Inoltre in relazione al passaggio di sangue dai visceri ai muscoli, impegnati nell’attività fisica, si diminuisce la congestione pelvica. Estrogeni e progesterone influenzano numerosi parametri cardiovascolari, respiratori, termoregolatori e metabolici, pertanto è possibile che tali ormoni esercitino un impatto sulla fisiologia dell’esercizio con la possibilità di aumentare o ridurre la prestazione a seconda della fase del ciclo mestruale.

Questo effetto comunque è variabile da donna a donna.

Si possono osservare nelle atlete alterazioni del ciclo mestruale in relazione a numerosi fattori, tra cui intensità dell’esercizio, pratiche scorrette di allenamento, basso peso corporeo, diete incongrue, stress fisico ed emotivo o condizioni ambientali sfavorevoli.

Da ciò si deduce che se nella maggior parte di donne che praticano regolare attività fisica i vantaggi della stessa sono superiori ai rischi, nelle atlete il discorso è un po’ diverso, soprattutto in relazione al tipo di sport praticato.

In particolare per quelle atlete che praticano uno sport in cui il mantenimento di un basso peso corporeo è fondamentale tipo ginnaste, pattinatrici, ballerine o per quelle che praticano sport di lunga durata come marcia, maratone, ciclismo si rilevano spesso alterazioni del ciclo mestruale.

Importante è un congruo apporto energetico con adeguato intake di proteine, carboidrati, acidi grassi essenziali, calcio, vitamine del gruppo B, zinco e ferro e se necessario modificare e limitare il programma di allenamento.

Considerazioni sul PERDONO

PERDONARE SIGNIFICA LIBERARE UN PROGIONIERO E SCOPRIRE CHE QUEL PROGIONIERO ERI TU (Lewis B. Smedes)

 

La parola PERDONARE, non deriva dal latino ma dalla lingua volgare. Il primo ad usare questa parola fu San Francesco D’Assisi che di rientro dalle Crociate d’Egitto scrisse per la prima volta “Beati quelli che perdonano per lo tuo amore”.

Il verbo “PERDONARE” è stato interpretato in vari modi ma il suo vero significato è IMPARARE A DIVIDERE IL GIUDIZIO DI UNA PERSONA DALLE AZIONI CHE HA FATTO.

Non sempre è facile perdonare un torto o un tradimento perché il tradimento è mancanza di rispetto e quindi un’offesa alla dignità cioè un disconoscimento dell’individualità e del valore della persona verso cui è rivolto.

Il dolore che si prova in un caso del genere non è sempre facile da tollerare e spesso lo si mette a tacere sperando che passi. Ma perdonare non significa far finta che non sia successo nulla. Il perdono non è una sconfitta. Al contrario esiste un rapporto profondo tra DONO e PER-DONO.

Il perdono consiste nella capacità di continuare a credere nel rapporto con l’altro tenendo conto delle sue fragilità.

Dal punto di vista psicologico il perdono non va inteso come un atto di debolezza, anzi, al contrario, è proprio rimanendo aggrappati alla rabbia e al risentimento che ci si rende deboli.

Al contrario allontanare le emozioni negative è imparare a vivere con un ricordo e riconoscere l’errore.

Perdonare è dunque cercare di ritrovare la pace che ognuno di noi merita. E la pace interiore può essere raggiunta solo quando pratichiamo il perdono (Gerald Jampolsky).

Perdonare vuol dire CURARSI e questa cura deve partire dal PERDONO verso noi stessi.

La scarsa autostima ci induce a pensare che se le cose vanno male è solo colpa nostra. Gli errori vanno considerati come opportunità e allora il perdono diventa libertà e crescita.

Il tutto deriva dalla parola GRATITUDINE che ci apre le porte verso gli altri e verso noi stessi.

Dobbiamo esser grati per il dono prezioso che abbiamo ricevuto e cioè la vita.

Pensare positivo, accontentarci ed imparare a ringraziare concentrando le energie sul qui e ora.

Diversi studi ormai hanno confermato come la gratitudine aiuti le persone a stare meglio ed è quindi considerata come una potente arma terapeutica.

 

Tratto: da uno scritto da Davide Algeri (psicologo e psicoterapeuta)

Riferimenti Bibliografici:

  • IL METODO 3T: scopri l’arte della GRATITUDINE attraverso il potere delle 21 parole, di Anna Katia di Sessa.
  • Quaderno degli esercizi per imparare l’arte della gratitudine, di Yves-Alexandre Thalmann.
  • Thanks!: How Practicing Gratitude Can Make You Happier, di Robert A. Emmons.
  • Dono e perdono, di Enzo Bianchi.
  • Questo amore fa male. Come salvarsi dalle relazioni distruttive e tornare a vivere, di Jackson MacKenzie.
  • Ama te stessa. Amarsi così tanto da bastarsi, riconoscere ragazzi pericolosi, uscire da relazioni tossiche, di Grazia Di Leo.

DEPRESSIONE: una dieta sana potrebbe ridurre i sintomi

Apportare modifiche alla dieta potrebbe rappresentare una terapia per alleviare i sintomi della depressione. In uno studio randomizzato sono stati reclutati 76 uomini e donne di età compresa tra i 17 e 35 anni. Tutti presentavano depressione ed ansia e consumavano grandi quantità di grassi e zuccheri. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi. Uno con indicazioni specifiche per una dieta più sana e l’altro con lo stesso regime alimentare di prima.

Il primo gruppo ha incrementato il consumo di verdure a 5 porzioni al giorno, due di frutta, cereali integrali tre porzioni al giorno, proteine magre tre porzioni al giorno, latticini non zuccherati e pesce. inoltre è stato raccomandato il consumo di tre cucchiai di noci e semi, due di olio di oliva e un cucchiaino di curcuma e cannella.

Dopo tre settimane di una dieta più sana i sintomi della depressione sono diminuiti mentre sono rimasti uguali nel gruppo che non ha cambiato abitudini alimentari.

La depressione è un disturbo di TUTTO IL CORPO non solo della mente, poiché è legato ad una risposta infiammatoria cronica.

Diete squilibrate mantengono uno stato infiammatorio cronico e favoriscono anche la depressione.

MASSAGGIO IN MENOPAUSA

Il Massaggio in menopausa riduce i sintomi e può modulare le percezioni emotive. In particolare il massaggio con gli oli essenziali che contengono fitoestrogeni, può alleviare i disagi della menopausa.

I benefici a livello fisico sono numerosi perché riducono:

LA STASI VENOSA

LA RITENZIONE IDRICA

I CRAMPI NOTTURNI

LA COMPARSA DI CELLULITE

A LIVELLO MENTALE IL POSSIBILE STATO D’ANSIA

LA DEPRESSIONE

LO STRESS.

Il massaggio BIOENERGETICO aiuta la donna ad entrare in contatto con il proprio corpo donando energia ed una maggiore fiducia, in quanto lo scambio energetico ristabilisce il livello di ENDORFINE e di conseguenza ci si sente meglio.

Inoltre si possono avere risultati regolando la pressione arteriosa e il ritmo cardiaco.

Concilia il sonno, favorisce una respirazione più lenta e profonda agevolando una corretta attività polmonare.

Per i problemi della cute, spesso presenti in menopausa, con l’ausilio di oli essenziali migliora il tono e la consistenza.

Anche le ossa traggono beneficio se pur in modo indiretto in quanto migliorando la circolazione sanguigna e linfatica, le nutre adeguatamente dando sollievo al dolore.

In questo modo si può migliorare il benessere in MENOPAUSA lavorando in modo sinergico con adeguata, ATTIVITA’ MOTORIA, ALIMENTAZIONE E STILE DI VITA REGOLARE.

 

DOTT. MATTI NICOLO’

LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE MOTORIE

MASTER IN TRATTAMENTO SPORTIVO E MIOFASCIALE IN AMBITO OLISTICO

Via Volturno, 31 Voghera

Per info 3667401308

 

Dai braccialetti intelligenti all’allenatore dello stile di vita, dagli sconti sullo sport ai rimborsi sul premio per chi vuole stare bene e lo dimostra.

Pubblico questo articolo scritto da ANTONELLA ALBERICI ufficio stampa di Agemony per dimostrare quanto l’attenzione allo stile di vita venga sempre più riconosciuta come un fattore fondamentale per mantenere uno stato di benessere al punto che anche le compagnie assicurative ne riconoscono la importanza.

Le nuove polizze 4.0 sono già una realtà e non rimborsano soltanto le spese mediche ma, soprattutto, quelle per mantenersi in buona salute. Una vera e propria rivoluzione, quella introdotta da numerose compagnie assicurative, che ridefinisce completamente il ruolo dell’assicurato responsabilizzandolo sulle scelte di ogni giorno che riguardano la sua salute e garantendo un rimborso per contratto se si impegna concretamente a stare bene e ad abbandonare eventuali abitudini a rischio: attività sedentaria e disordini alimentari in primis

 

 Allenamento e prevenzione

I premi delle varie assicurazioni che hanno introdotto queste nuove polizze coprono generalmente i check-up, le vaccinazioni, le attività sportive e quelle ricreative che possono migliorare la salute dell’assicurato e ridurre il rischio di malattie da stress. Includono anche le spese per “l’allenatore dello stile di vita”, come ad esempio la figura del personal trainer. C’è chi ha previsto un “conto salute” individuale sul quale far confluire una parte del premio non utilizzato nell’anno per il rimborso delle spese dell’assicurato, con lo scopo di finanziare un’indennità alla quale ricorrere in caso di malattie gravi e in condizioni di non autosufficienza. L’obiettivo, per le compagnie assicurative, è sostenere tutte le attività che quotidianamente aiutano la prevenzione delle malattie più tipiche della nostra società, come ad esempio quelle che interessano il sistema cardiovascolare, il diabete, le malattie oncologiche, riducendo così il ricorso a medicinali e trattamenti clinici onerosi anche per il Sistema Sanitario Nazionale e contribuendo a migliorare lo stile di vita degli italiani, popolazione tra le più longeve del mondo ma purtroppo ancora fra quelle più sedentarie.

 

Mens sana in corpore sano

Più che una polizza sulle malattie, oggi si sceglie un percorso di salute nel quale tutto il nucleo familiare è guidato da un pool di specialisti che disegnano e pianificano controlli personalizzati e piani nutrizionali su misura per adulti e bambini, organizzano attività sportive adeguate e forniscono consigli per un riposo di qualità, oltre ad attività ricreative in linea con i propri interessi e per il mantenimento del benessere psicologico. La copertura si estende, quindi, alla gestione complessiva dello stato di salute dell’assicurato. In alcuni casi include ad esempio anche l’acquisto di attrezzature sportive come tapis roulant e cyclette, abbonamenti a palestre, consumo di cibi biologici, utilizzo di alcuni integratori alimentari. Tra le spese coperte anche le attività che favoriscono il benessere mentale come spettacoli teatrali, concerti e viaggi brevi.

 

Le nuove tecnologie al servizio della salute

La crisi del Welfare State ha spinto poi le assicurazioni dell’era 4.0 ad introdurre l’utilizzo dei cosiddetti bracciali intelligenti (wearable device, smartwatch collegati con smartphone o tablet) che forniscono prove e dati in tempo reale dell’attività fisica, dello stato di salute e degli stili di vita dei propri assicurati. Attraverso questa tecnologia gli assicuratori riescono a delineare il livello di rischiosità dei vari clienti, a personalizzare i contratti e a premiare quelli che scelgono una vita sana applicando importanti sconti sulle polizze. A proteggere la nostra salute ci pensano, quindi, anche le nuove tecnologie associate a strumenti assicurativi innovativi. La rivoluzione è appena iniziata e si sta evolvendo a ritmi velocissimi: la promessa è quella di cambiare per sempre, in meglio, la nostra aspettativa di vita ma soprattutto la sua qualità.

OSTEOPATIA, UN AIUTO ALLE DONNE NELLE DIVERSE FASI DELLA VITA

Bellissimo articolo scritto da un Osteopata… quanto si può fare con le terapie complementari!!

Un luogo comune sostiene che tutti gli esseri umani siano simili: se con ciò si intende la costante presenza di una testa, di un tronco e 4 arti, l’affermazione non è sbagliata. Appare comunque più corretto dire che si possono distinguere due diversi tipi di essere umani, i maschi e le femmine, in cui sono individuabili precise differenze. Molti sono gli studi in merito alle differenze di genere; sembra che sin dai primissimi mesi di vita si abbia già le idee chiare sulla differenza tra i sessi, sia dal punto di vista sociale che da quello fisico; tali differenze non vanno ricercate quindi nell’abbigliamento poiché oggi giorno, soprattutto in occidente, è facile trovare donne che indossano sia i pantaloni che le gonne ricoprendo contemporaneamente ruoli differenti (madri, lavoratrici, cittadine, etc).  Nel caleidoscopico ruolo che ricopre la donna ai giorni nostri è quindi immaginabile come nel corpo possano nascere degli squilibri che possono riguardare tanto l’intero organismo quanto i singoli sistemi.  Nel nostro bel paese, anche se le donne vivono più a lungo rispetto agli uomini, si ammalano di più e, ancora troppo spesso, la loro domanda di salute non trova adeguata risposta né supporto nel sistema sanitario nazionale.  L’osteopatia, negli ultimi anni è diventato uno strumento utile a migliorare la qualità di vita delle pazienti durante tutte le fasi della vita, poiché riequilibra le funzioni vitali attraverso lo stimolo neurovegetativo del tocco trovando, con le manipolazioni dolci, ampie indicazioni per tutte le fasce di età.  Durante l’arco della vita di una donna, uno degli apparati che subisce continue sollecitazioni è l’apparato uro-genitale: complesso degli organi con funzioni di riproduzione, eliminazione di tossine attraverso l’urina e con funzioni endocrine. L’apparato è connesso allo scheletro tramite legamenti, muscoli e tessuto connettivo; in condizioni meccaniche funzionali, quindi, la struttura è strettamente collegata alla funzione e viceversa. In questo sistema, arricchito dalla presenza di terminazioni nervose in zona lombare e pelvica, responsabili della contrazione e del rilassamento dei muscoli, del corretto funzionamento del drenaggio linfatico e della vascolarizzazione del sangue, disfunzioni dell’osso sacro, del coccige, del bacino e della colonna lombare possono incidere sulla funzione degli organi e viceversa. Le stesse disfunzioni, se non vere e proprie patologie, possono essere causate ad esempio da cicatrici e dalle aderenze chirurgiche (anche esiti di appendicectomia o di precedente parto cesareo) o da esiti di infiammazioni locali e tensioni del pavimento pelvico (fasciali). L’apparato genitale inoltre va incontro a problematiche, anche in assenza di trauma, ancora più comuni come i dolori mestruali, di cui in Italia soffre circa il 60-90% delle donne in età fertile. Qualsiasi problema al sistema genito-urinario e agli apparati limitrofi come quello digestivo, può alterare la mobilità dell’area e causare modificazioni del tessuto, ostacolando l’adeguato apporto di sangue e la giusta informazione neurovegetativa. Un corretto funzionamento del diaframma toracico e pelvico riduce, di contro, il rischio di congestioni tissutali migliorando l’ossigenazione dei vari apparati e riducendo il rischio di incorrere in disfunzioni. Nell’ottica di un approccio di cura multidisciplinare che integri e migliori l’inquadramento diagnostico e l’iter terapeutico a vantaggio del paziente e in cui ciascun professionista contribuisca nella propria misura e secondo le proprie competenze, l’interazione tra osteopatia, ginecologia e ostetricia diventa un connubio importante, in grado di portare miglioramenti nella salute, aumentando la qualità della vita durante le fasi più importanti della vita di una donna. L’osteopatia, nel suo approccio complementare e naturale, stimolando l’organismo all’autoregolazione, ha lo scopo di ridurre e, quando possibile, eliminare l’uso di analgesici e antinfiammatori che la donna rischia di assumere per tutta la vita, prevenire eventuali interventi chirurgici ponendo enfasi sull’integrità strutturale e funzionale del corpo.

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Il trattamento osteopatico se ripetuto nel tempo aiuta a fortificare l’organismo, evitando l’instaurarsi di quel circolo vizioso per cui la cura farmacologica è portata a subire ricadute poiché il farmaco lo ha reso più debole e dunque tende ad ammalarsi di più. Il trattamento osteopatico in ambito ginecologico, nello specifico, risulta una valida terapia di supporto alla medicina tradizionale e trova principali indicazioni nella cura ad esempio della sindrome premestruale e intermestruale (dismenorrea), nelle anomalie e nei disturbi vescicali, nel prolasso, in gravidanza e post parto (che approfondiremo in seguito), nel caso di ovaio policistico, endometriosi, aderenze pelviche, etc. L’osteopata quindi interviene per il recupero della mobilità della struttura, per diminuire le tensioni fasciali, cicatriziali, viscerali e per ridare armonia all’intero sistema, restituendo plasticità ed elasticità durante periodi in cui l’organismo della donna subisce forti stress.

 

 

IL “JUNK FOOD” PUO’ COMPROMETTERE LA FUNZIONALITA’ TESTICOLARE

Sembra che il cibo spazzatura sia associato a inferiore conta degli spermatozoi, così come a compromissione della funzionalità testicolare. A rivelarlo è uno studio non ancora pubblicato, ma presentato in occasione dell’European Society for Human Reproduction and Embryology (Vienna 23-26 giugno). “Il numero di spermatozoi è diminuito nei paesi occidentali negli ultimi decenni e determinarne cause e fattori di rischio è fondamentale” afferma Feiby Nassan, dell’Harvard T.H. Chan School of Public Health, negli Stati Uniti, che sottolinea come questo fenomeno coincida con un peggioramento della qualità dell’alimentazione. La riproduttività maschile diminuisce di anno in anno: si stima che negli ultimi 50 anni il numero e la concentrazione degli spermatozoi siano diminuite del 40%. I ricercatori hanno valutato dieta, qualità degli spermatozoi, ormoni riproduttivi e stile di vita di 2.935 giovani danesi in buona salute, attraverso dati raccolti tra il 2008 e il 2017 durante la visita medica per l’idoneità al servizio militare. I partecipanti sono stati divisi in 4 gruppi in base alle abitudini alimentari: occidentale (soprattutto junk food e snacks), prudente (pesce, pollo e prodotti freschi), scandinavo (carni lavorate, cereali integrali, prodotti caseari) e vegetariano. Mentre gli uomini appartenenti al gruppo “prudente” avevano maggior numero di spermatozoi, inferiori livelli di estradiolo e più alta concentrazione di globulina legante l’ormone sessuale, quelli del gruppo occidentale avevano minori livelli di inibina B e alte concentrazioni di testosterone libero. Anche se non dimostra una casualità tra dieta e spermatozoi, lo studio si aggiunge alle diverse pubblicazioni che ne mostrano il legame, confermato inoltre da revisioni sistematiche. Questo legame potrebbe essere spiegato dalla correlazione tra alti livelli di specie reattive all’ossigeno con i maggiori danni al DNA degli spermatozoi e la loro minore mobilità. In questo caso come indicato da Albert Salas-Huetos, della University of Utah, negli Stati Uniti, gli antiossidanti e alcuni nutrienti possono essere d’aiuto. Inoltre, è da considerare il possibile impatto sul DNA a lungo termine. “La salute riproduttiva è un barometro della salute generale e dovrebbe essere presa sul serio, non solo per la vostra salute e la vostra capacità di concepire, ma potenzialmente per la salute dei vostri bambini” conclude Natan Bar Chama, direttore della medicina riproduttiva maschile e chirurgia del Mount Sinai, negli Stati Uniti.

ESHRE 2019

 

L’IMPORTANZA DELL’ALLATTAMENTO ESCLUSIVO AL SENO

Se l’allattamento al seno venisse prolungato secondo le linee guida dell’OMS, si potrebbe ottenere un risparmio di costi sanitari e una prevenzione di morti premature e malattie.

Le raccomandazioni dll’OMS sono di allattare il bambino esclusivamente al seno per i primi 6 mesi di vita e di nutrirlo con una dieta a base di latte materno fino ai 2 anni.

L’allattamento a seno può aiutare a prevenire diarrea e polmonite, le 2 cause principali di morte infantile, e protegge le madri dal cancro al seno e alle ovaie.

A livello mondiale però solo il 40% dei bambini al di sotto dei sei mesi, vengono allattati esclusivamente al seno.

I fattori che ostacolano l’allattamento al seno vanno dalla mancanza di strutture, alle difficoltà legate ai ritmi di lavoro, alla spinta commerciale verso il latte artificiale, allo stigma che colpisce ancora molte donne che allattano in pubblico.

Spetta noi operatori sanitari promuovere e divulgare la cultura del latte a Km 0!!!