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FICO D’INDIA: effetti disintossicanti

Protegge il fegato dalle tossine ambientali che possono essere implicate nel DIABETE. Inoltre molte tossine quali pesticidi e micotossine che si sviluppano per una cattiva conservazione degli alimenti, sono implicate anche nel promuovere danni alla TIROIDE.
L’estratto di FICO D’INDIA protegge le cellule e i loro nuclei dagli effetti citotossici e genotossici del potente estrogeno ZERALENONE una micotossina che è un interferente endocrino.
In natura si trova in particolare nel mais. Importante anche ricordare che tutti gli XENOESTROGENI sono implicati anche nel danno vascolare, nell’infiammazione di organi quali fegato e reni, in malattie cardiache ed in eziologia dell’OVAIO POLICISTICO.
Il fico d’india inoltre è molto ricco di potassio e aumenta la diuresi.
In Sicilia fin da tempi lontani nella medicina popolare i CLADODI di OPUNTIA FICUS – INDICA sono stati usati per il trattamento dell’ulcera gastrica.
Sono in corso ricerche nell’azione di NEUROPROTEZIONE e ANTITUMORALI esercitate dalle pale del fico d’india.

Tratto da AGEMONY
aging in harmony

Mauro Miceli

STRESS: LA CURA È NEL VERDE

L’arma migliore per combattere lo stress è la natura. Secondo lo studio della University of Michigan, pubblicato su Frontiers in Psychology, trascorrere almeno 20 minuti al giorno a contatto con il verde sarebbe sufficiente a ridurre il principale ormone dello stress, il cortisolo.
“Sapevamo che trascorrere del tempo immerse nella natura ha effetti anti-sterss, ma finora non era noto in quali ‘dosi’ e in che maniera ‘assumere’ il contatto con la natura”, afferma Mary Carol Hunter, che ha condotto il lavoro. “Il nostro studio mostra che i risultati maggiori si ottengono trascorrendo da 20 a 30 minuti seduti o passeggiando in qualsiasi luogo che ci trasmetta il senso di vicinanza alla natura”.
La ricerca è stata condotta su un gruppo di volontari che per otto settimane hanno dovuto trascorrere del tempo in luoghi naturali, come un parco, ma senza fare sport, conversare con amici o svolgere altre attività che possono già di per sé avere un’influenza sullo stress. Ai volontari è stata misurata a più riprese la concentrazione del cortisolo nella saliva. E’ emerso che l’ormone diminuisce a partire dai 20 minuti trascorsi a contatto con la natura; la concentrazione cala in proporzione al tempo trascorso fino a un calo massimo a 30 minuti di immersione nella natura.
“I clinici possono usare i nostri risultati come regola basata sull’evidenza per stabilire come prescrivere il contatto con la natura”, afferma Hunter. “Il nostro studio fornisce le prime stime di come l’esperienza a contatto con la natura impatti sui livelli di stress nel contesto della normale vita quotidiana”.

AD OGNI ETA’ IL SUO SPORT

Sport di squadra come il basket, calcio e pallavolo, ma anche corsa, nuoto e ginnastica per i più piccoli. Corsa, tennis e bicicletta per gli adulti e ginnastica a corpo libero, camminate, Tai Chi e Pilates, per gli anziani. Ogni età ha bisogno del proprio sport a seconda delle esigenze che il fisico ha. A suggerirlo sono gli ortopedici della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (Siot), in occasione della giornata mondiale dello sport, il 6 aprile.
In ogni fase della vita si possono trarre benefici dall’attività sportiva. “Noi ortopedici – evidenzia Francesco Falez, presidente Siot – dobbiamo indirizzare chi è in accrescimento anche verso uno sviluppo armonico. Man Mano che la persona cresce, i benefici dello sport non sono solo osseo-articolari ma anche sistemici: aumenta le endorfine, accresce lo stato di benessere e migliora tutti gli altri apparati. Nella tarda età diventa fondamentale perché lo scheletro, e ovviamente l’osteoporosi, sono direttamente correlate ad un’attività più o meno intensa”.
“In un adulto – aggiunge Falez – basta praticare attività fisica due volte a settimana; tre volte a settimana vanno bene per un adolescente, mentre per una persona anziana è sufficiente una volta”. Nel bambino lo sport aiuta a sviluppare il coordinamento motorio. Se il piccolo ha problemi di scoliosi, è preferibile indirizzarsi verso sport simmetrici piuttosto che unilaterali: basket e volley, sono, ad esempio da preferire al tennis. Nell’adulto è importante la preparazione, per non incorrere in tendinopatie o sovraccarichi funzionali. Nell’anziano è indicato invece ciò che mantiene il coordinamento e il movimento armonico che sollecita lo scheletro e la muscolatura.
La Siot si sofferma infine sul trauma sportivo, consigliando di agire con cure appropriate anche alla ripresa rapida dell’attività, possibile grazie all’evoluzione delle tecniche chirurgiche, oltre che degli aspetti riabilitativi.
In realtà è vero che ogni età ha il suo sport, ma l’impegno fisico si deve correlare allo stato di salute in generale, quindi ogni singolo individuo va valutato per il momento che sta vivendo….La terapia fisica condiziona i ritmi ormonali, la alternanza tra sonno e veglia e lo sviluppo del microbiota intestinale. Bisogna affidarsi solo a personale esperto, medico e paramedico, che sappia correlare il tipo di attività non solo alla età ma anche allo stato psicoemozionale.

OZONO

OZONO: molecola costituita da tre atomi di ossigeno, la sua formula è O3; è un gas con odore pungente ed è un normale costituente dell’atmosfera. In medicina si ottiene sottoponendo l’O2 medicale a scarica elettrica e/o a raggi ultravioletti.
Si utilizza quindi una miscela di OSSIGENO OZONO detto OZONO MEDICALE che è un gas FORTEMENTE instabile. Le indicazioni e l’uso dell’OSSIGENO OZONO TERAPIA si basano sulle proprietà BIOCHIMICHE DELL’OZONO.
Un agente OSSIDANTE è un composto che “ruba” elettroni ad altri agenti. L’ossigeno è un potente OSSIDANTE.
L’OZONO aumenta la disponibilità di ossigeno nei tessuti dell’organismo. A contatto con i liquidi del corpo ha azione breve, ossidante (si decompone e scompare in pochi secondi) antiossidante duraturo ed efficace dal punto di vista terapeutico.
Quindi l’effetto BIOLOGICO dell’ozono si basa sul suo “ESSERE OSSIDANTE” e sulla RISPOSTA ANTIOSSIDANTE del tessuto che viene sottoposto a ozonoterapia.
EFFETTI collaterali quasi nulli e dipendenti dalle vie di somministrazione.
L’ozono agisce sul METABOLISMO:
• GLUCIDICO
• PROTIDICO
• LIPIDICO

OSSIGENO OZONO TERAPIA

Azione antiinfiammatoria, antiedemigena, antidolorifica a sostegno dei globuli rossi e riattivante il microcircolo, riduce la viscosità e l’aggregazione piastrinica, agisce sullo scorrimento del sangue facilitando gli scambi metabolici; azione antibatterica, antimicotica e virustatica; azione rigenerante i tessuti, cicatrizzante, neurotrofica.
E’ fondamentale che nelle applicazioni terapeutiche vengano seguite delle linee guida a cui si adeguano i medici iscritti a società di ossigeno ozonoterapia.
Quali malattie traggono beneficio?
• artriti, artrosi, tendiniti e dolore cronico;
• ernie discali;
• insufficienza venose, capillaropatie;
• DISTURBI DELLA MEMORIA, ESITI DI ICTUS;
• sostegno delle sclerosi multiple;
• SINDROMI SENILI, morbo di Alzheimer e Parkinson;
• INFEZIONI CRONICHE;
• EPATOPATIE;
• infiammazioni croniche intestinali, colon irritabile, Crohn, colite ulcerosa;
• PROBLEMI DI IPERTROFIA PROSTATICA;
• CISTITI;
• VAGINITI;
• HERPES, eczemi, acne, psoriasi, micosi;
• PATOLOGIE ALLERGICHE, RINITI;
• FIBROMIALGIA, sindrome della fatica cronica;
• ASTENIA su base funzionale e organica, FATIGUE;
• sostegno ai pazienti NEOPLASTICI anche in corso di chemio/radio;
• PIAGHE DA DECUBITO.
NON HA CONTROINDICAZIONI ed è dotato di grandi proprietà curative.
Può essere usato come GENTE TERAPEUTICO tramite diverse vie di SOMMINISTRAZIONE:
INTRAMUSCOLO, SOTTOCUTE, INTRADERMICA, ENDOVENOSA, PER CONTATTO, INSUFFLAZIONI VAGINALI, RETTALI, VESCICALI, NASALI, attraverso oli, acque e creme ozonizzate.
Nessun evento avverso. Studio in Germania su 400.000 casi e 1.000.000 di applicazioni: 7 casi di complicanze.
L’ozono può essere applicato con risultati incredibili come cura palliativa nel paziente anziano non solo per quanto riguarda le malattie oncologiche ma tutte le forme di patologie croniche ed evolutive spostando il focus dal TO CURE al TO CARE con notevoli vantaggi anche in termini economici.
Le cure palliative in Italia sono state riconosciute nei Livelli Essenziali di Assistenza L.E.A.
L’ossigeno ozono si rivela particolarmente efficace nella popolazione over 65 nella quale il 30% ha limitazioni motorie. Si associa in modo eccellente alla fisioterapia e alla terapia fisica mirata con personal trainer.
Evidenze scientifiche delle proprietà e applicazioni mediche dell’ozono terapia sono disponibili su PubMed (www.pubmed.com) con più di 1500 lavori pubblicati. Consultare anche il sito della NUOVAFIO.
Per concludere: il paziente anziano va visto in una visione olistica evitando la comparsa della cosiddetta patologia iatrogena causata da eccesso di farmaci. In questo campo a molto può contribuire l’ossigeno ozono terapia che apre a cure alternative che non compromettono ulteriormente la salute dell’anziano con uno smodato uso di farmaci ma riescono a migliorare la qualità e la durata della vita, curando contemporaneamente più malattie con un unico farmaco: l’ozono.

CONSIGLI DIETETICI secondo la medicina funzionale

Ciò che fa nettamente la differenza non è la quantità di cibo che si consuma ma la QUALITÀ.
Il regime alimentare deve regolare il nostro asse ormonale verso l’accumulo o il consumo del grasso e ciò può avvenire solo se il nostro cervello riceve un segnale di “dispensa piena” cioè la nostra molecola di stimolo che si chiama LEPTINA funziona solo se l’alimentazione è abbondante.
Fattori di stimolo:
Attività fisica regolare
Adeguato consumo di proteine
Adeguato apporto di calorie sane.
Inoltre è importante capire che CORPO e MENTE sono una cosa sola, se il corpo sta male, sta male anche il nostro cervello.
Bisogna sforzarsi di dormire la notte perché chi non dorme accumula peso aumentando la massa grassa perché da allo organismo un segnale di stanchezza e di mancato recupero.
Anche lo stress può generare ingrossamento e ritenzione idrica attraverso l’azione del cortisolo, ormone dello stress.
Basta diete ipocaloriche.
Dallo squilibrio e dalla fame derivanti da tali diete è nato il problema che ha innescato il circolo vizioso di perdere e poi riprendere subito peso.
Quando c’è un attacco di fame non ci si punisce digiunando ma aumentando la quantità di CIBO SANO assunto a COLAZIONE in modo da massimizzare lo stimolo metabolico.
Durante i primi mesi di dieta non deve esistere flessibilità alle regole appena esposte.
Occorre fare delle scelte di vita e poi avere forza interiore e motivazione per mantenerle.
Ma queste scelte non sono difficili perché non impongono il digiuno.
All’inizio si perde MASSA GRASSA e non PESO perché aumenta la MASSA MUSCOLARE e questo è importante per innescare un circolo metabolico che porta a dimagrire senza riprendere il peso di prima.
La ghiandola principalmente implicata in questo percorso è la TIROIDE, se è pigra si alza il TSH ma se si da il farmaco si blocca il lavoro della tiroide.
Bisogna, per fare lavorare la tiroide, sfruttare gli stimolanti naturali che sono: normocalorie, normoproteine, cronobiologia della dieta (orario in cui si mangia), attività fisica e vitamine.

CONSIGLI PRATICI

Cucinare tutti i pasti della giornata, no cibi pronti.
Sapersi organizzare. Imparare a fare la spesa.
Seguire la stagionalità di frutta e verdura, provenienza locale a km 0, e meglio se è biologica.
Si può scegliere anche frutta essiccata ma SENZA ZUCCHERO e solfiti.
No a bevande zuccherate, gassate, the dolci e bevande con dolcificanti.
Scegliere PANE, PASTA e RISO SOLO INTEGRALI.
Preferire i semi (cereali e legumi), avena, farro, orzo, riso selvatico e grano saraceno, meglio non soffiati ma in fiocchi.
Nei DOLCI solo farine integrali, con aggiunta di poco miele, grassi vegetali di buona qualità, olio extravergine di oliva o da singolo seme tipo lino, girasole, marmellate senza zuccheri aggiunti e uva sultanina al posto dello zucchero.
No a biscotti, dolci, merendine in sacchetto e cereali da colazione nelle scatole, barrette energetiche.
Si a yogurt BIANCO INTERO, formaggi freschi e stagionati ma privi di conservanti: crescenza, caprino, ricotta, parmigiano, pecorino e caciotte SONO CONSENTITI, A ROTAZIONE una o due volte a settimana non dimenticando mai che il formaggio spesso è una aggiunta di torte salate o primi.
Carne solo italiana e biologica. Salumi: assenza di conservanti e polifosfati.
Pesce: fresco o surgelato ma senza conservanti.
No cibi in scatola, in particolare no a frutta e mais.
Oli come già detto, di oliva o di mono seme, anche il burro, in piccole quantità che è più adatto alla cottura.
Aceto si
Salse: maionese fatta in casa, tahin con semi di sesamo e hummus con ceci.
Piccole regole ma si può fare tanto per la salute

FERTILITA’ MASCHILE E MALATTIE METABOLICHE

Interessante contenuto di un articolo di gennaio 2018 apparso su IO UOMO (Società Italiana di Andrologia).
I valori considerati normali nella valutazione di uno SPERMIOGRAMMA sono cambiati per il PEGGIORAMENTO DELLA QUALITA’ DEL LIQUIDO SEMINALE.
Al primo posto in questo cambiamento è ascrivibile il CAMBIAMENTO DI STILE DI VITA : tabagismo, stress, malattie sessualmente trasmesse, vita sedentaria, alimentazione squilibrata tutto ciò ha portato ad un AUMENTO DEL GRASSO CORPOREO con conseguenze che portano alla SINDROME METABOLICA.
Nella donna, obesità e sovrappeso sono legate ad un cambiamento della fertilità indipendentemente dall’associazione di altri fattori di rischio tipo ovaio policistico, diabete, endometriosi.
L’aumento del grasso corporeo influisce negativamente anche sulla QUALITA’ del LIQUIDO SEMINALE con conseguente riduzione della FERTILITA’ MASCHILE.
In Italia gli adulti in sovrappeso sono il 31% della popolazione e gli obesi il 10,6% con un costante incremento dell’obesità infantile.
Tutto ciò si concretizza in un ALTERAZIONE ENDOCRINA DELL’ASSE IPOTALAMO – IPOFISI – TESTICOLI con meccanismi legati a:
• INSULINO RESISTENZA
• ALTE CONCENTRAZIONI DI ESTROGENI CON RIDUZIONE DEL TESTOSTERONE
• GRASSO SCROTALE che può portare ad un aumento della temperatura dei testicoli con peggioramento della qualità e quantità del liquido seminale.
La concentrazione degli spermatozoi negli obesi è ridotta di un terzo rispetto ai soggetti normopeso. Aumento dei processi infiammatori legato ad un aumento dei radicali liberi dell’ossigeno con STRESS OSSIDATIVO. Aumento del diabete mellito che influenza la fertilità sia cambiando il numero di spermatozoi, sia causando problemi di erezione.
Importante è quindi:
• MODIFICARE LA DIETA: ALIMENTI RICCHI DI VITAMINE, A KM 0, BIOLOGICI, NON CONFEZIONATI E PRIVI DI CONSERVANTI
• ABOLIZIONE DEGLI ZUCCHERI
• ADEGUATO CONSUMO DI PROTEINE SALUTARI
• ADEGUATA ATTIVITA’ FISICA, almeno 150 minuti alla settimana
Solo così si può fare in modo che la natura possa rimettersi a selezionare individui sani per portare avanti la nostra specie.

OZONOTERAPIA IN GINECOLOGIA

L’OSSIGENO OZONO TERAPIA è utilizzabile nelle infezioni dell’apparato genitale femminile perché l’ozono ha un potente effetto battericida, fungicida e antivirale; le mucose dell’apparato genitale femminile sono umide e ricche di acqua quindi molto ricettive all’ozono. L’ozono è un potentissimo disinfettante.
Il microrganismo si distrugge in base al tempo di contatto tra il disinfettante e l’acqua. Il tempo di scomparsa di un Escherichia Coli, va da pochi secondi a quattro minuti e ciò dipende dalla quantità di ozono che viene infusa.
L’OSSIGENO OZONO TERAPIA non ha controindicazioni, è una tecnica semplice ed è INDOLORE.
Si può utilizzare per:
• HPV ed HERPES GENITALE;
• DISPAREUNIA: dolore avvertito durante una normale attività sessuale;
• EPISIOTOMIA: incisione chirurgica del perineo, utilizzata per allargare il canale del parto;
• CISTITI ACUTE E CRONICHE: con urocoltura sia positiva che negativa; emorragiche resistenti ai farmaci;
• URETRITI.
L’ozono distrugge i microrganismi, aderisce e penetra nella membrana cellulare del microrganismo, ne corrode la parete e lo disintegra.
Distrugge le citochine infiammatorie ed aumenta l’espressione dei geni ad attività antidolorifica.
Riattiva il microcircolo perché aumenta la cessione dell’ossigeno.

Vie di somministrazione in GINECOLOGIA:

1. INSUFFLAZIONE VAGINALE;
2. INSUFFLAZIONE RETTALE.

Per maggiori informazioni 366 7401308 dal lun. al ven. 14.30/18.30

NUTRIZIONE IN GRAVIDANZA

“L’ambiente materno” ha un’elevata rilevanza sulla vita del futuro bambino. Lo stato nutrizionale delle donne sia prima che durante, può condizionare l’OUTCOME della gravidanza stessa e i processi di sviluppo del feto. Sarebbe pertanto necessaria una maggiore consapevolezza della relazione tra stili di vita e salute nelle donne in età fertile.
Adeguati livelli energetici e assunzione di micronutriente in gravidanza, si estendono per via TRANSGENERAZIONALE.
Le donne sottopeso sono maggiormente esposte al rischio di aborto nei primi tre mesi. L’obesità materna e/o l’eccessivo incremento ponderale in gravidanza possono influenzare lo sviluppo di ipertensione gestazionale, diabete e aumento del rischio di bambini con difetti del tubo neurale.
Studi recenti associano inoltre l’obesità materna ad un’elevata composizione del microbiota intestinale con aumento del rischio di malattie metaboliche nella prole.
Durante la gravidanza le scelte alimentari dovrebbero essere basate sull’assunzione di proteine, grassi alimentari, vitamine e minerali. Va favorito il consumo di pesce (a taglia piccola), carni magre, uova, latticini in quantità moderata e legumi.
Prestare attenzione ai macronutrienti in particolare agli acidi grassi polinsaturi a lunga catena n°3 la cui integrazione diminuisce il rischio di parto prematuro e le patologie allergiche nei primi anni di vita del neonato. Inoltre sembra esserci anche un’associazione con il minor rischio di depressione post parto. Vitamine e minerali hanno un ruolo chiave: variare le scelte di frutta e verdura seguendo la stagionalità e, se possibile, il KM 0.
Importante il consumo di olio extravergine d’oliva e la riduzione del consumo di sale.
L’acido folico riduce l’incidenza dei difetti del tubo neurale e la vitamina D riduce la frequenza di basso peso alla nascita.
Le donne in gravidanza devono idratarsi abbondantemente ed evitare il consumo di alcool che può aumentare il rischio di aborto e danneggiare lo sviluppo neurologico in età avanzata. Anche la caffeina va ridotta e vanno eliminate le bevande zuccherate. La dieta materna può prevenire le allergie in età pediatrica ed in particolare il mantenimento di un adeguato microbiota intestinale materno attraverso l’alimentazione ed un’ adeguata integrazione di pre e probiotici che possono influenzare il sistema immunitario.
Lo stile di vita sano in gravidanza prevede anche una ATTIVITA’ FISICA REGOLARE praticabile sin dall’inizio.

NUTRIZIONE NEL POSTPARTO

Le regole alimentari sovraesposte sono valide anche nel periodo dell’allattamento spesso sottovalutato dal punto di vista nutrizionale.
Lo stress, la stanchezza fisica e mentale, il senso di inadeguatezza e la volontà di ritrovare la forma fisica spesso impongono alla mamma scelte alimentari poco adeguate.
Vanno introdotti in particolare MICRONUTRIENTI, calcio, fosforo, magnesio, vitamina B12, vitamina D, vitamina C per l’assorbimento del ferro, B6 per la prevenzione di patologie cardiovascolari. Per la funzione antiossidante e fetoprotettiva importanza fondamentale riveste la LUTEINA contenuta nelle verdure a foglia verde, nei broccoli, nelle patate, negli asparagi e soprattutto nel latte materno. Per cui è importante integrarle in allattamento.
Per la produzione del latte bisogna mantenere un adeguato livello di idratazione attraverso acqua, the (deteinato), tisane o altre bevande non dolcificate in quanto il latte ha come suo costituente maggiore l’acqua.
Una mamma che mangia bene sarà una mamma sana e sarà un esempio per il bimbo capace in futuro di nutrirsi correttamente.

ACETILCARNITINA/OZONO/ATTIVITA’ ANTALGICA

TRA LE NEUROPATIE PIU’ DIAGNOSTICATE LA SINDROME DEL TUNNEL CARPALE RIVESTE UN’INCIDENZA PARTICOLARE E COLPISCE PREVALENTEMENTE LE DONNE.
STUDI RECENTI DIMOSTRANO come la L-ACETILCARNITINA abbia evidenziato un effetto NEUROPROTETTIVO E ANTINFIAMMATORIOANCHE NELLA SINDROME DEL TUNNEL CARPALE.
Quest’effetto si rivela mediante uno studio sulla conduzione del nervo mediano dal punto di vista sensoriale. Tale risultato è notevolmente migliorabile se si associa una terapia locale, sulla sede del dolore, di iniezioni intradermiche di una miscela di ossigeno ozono con lo scopo di modulare lo stress ossidativo con conseguente liberazione di citochine antinfiammatorie.
Ancora una volta un riscontro sulle varie possibilità di applicazione terapeutica che la OSSIGENO OZONOTERAPIA ci offre.

NUTRIZIONE – DONNA – GRAVIDANZA

Lo stato nutrizionale delle donne prima del concepimento e durante la gravidanza, può influenzare l’esito della stessa. La dieta ha anche un ruolo importante sulla vita del neonato perchè le “informazioni che il cibo può dare si ripercuotono per via TRANSGENERAZIONALE.

PERIODO PRECONCEZIONALE

La nutrizione nel periodo preconcezionale è fondamentale per migliorare la fertilità ed è essenziale per lo sviluppo sano di un EMBRIONE, UN FETO, UN NEONATO e UN BAMBINO.

• ACIDO FOLICO: impedisce le insorgenze dei difetti del tubo neurale.
• VITAMINA B12: Contenuta nella carne è scarsa nei vegani e vegetariani. Riduce il rischio di
malformazioni e migliora i tassi da natalità.
• FERRO: contenuto nella carne, nelle noci, nei fagioli e nelle verdure a foglia verde scuro, riduce il
rischio di basso peso dei bimbi alla nascita e anemie in gravidanza.
• IODIO: essenziale per lo sviluppo del cervello, la sua carenza provoca ritardo del suo sviluppo.
• CALCIO: si trova nei prodotti latteo caseari, nelle ossa di pesce, nel tofu e nei fagioli. Previene i
disturbi della pressione in gravidanza.
• VITAMINA D: il recettore della vitamina D è espresso nell’ovaio, nell’endometrio e nel miometrio (utero) e
la carenza di vitamina D promuove lo sviluppo di FIBROMI ed ENDOMETRIOSI. La sua implementazione migliora
la percentuale di bambini nati vivi dopo tecniche di procreazione assistita.
• ANTIOSSIDANTI: i livelli di vitamina A, E e Zinco possono influenzare la gravidanza. Lo stress ossidativo
determina aumento del rischio di disturbi ipertensivi in gravidanza, ha effetti avversi nella produzione di
ovociti e sull’impianto dell’embrione. L’endometriosi, l’idrosalpinge e la sindrome dell’ovaio policistico
sono condizioni che possono essere causate dallo stress ossidativo con diminuzione della fertilità.
Purtroppo lo stile di vita e la qualità del cibo, nonostante in Italia si consumi frutta e verdura, hanno
reso inadeguata l’assunzione di vitamine e altri micronutrienti rivelando la necessità di integrazione.
Importante inoltre insistere sulle nuove generazioni ad osservare un corretto stile di vita correggendo i
frequenti errori alimentari.